Tra ville e giardini del lago di Como. Navigare nella conoscenza
Le serre risalgono all’intervento di ristrutturazione generale di Villa Olmo e delle sue pertinenze eseguito su progetto dell’architetto Emilio Alemagna a partire dal 1883 dopo l’acquisto della proprietà della Villa da parte dei Visconti di Modrone. L’edificio, caratterizzato da un’elegante struttura in ferro e vetro, rappresenta una pregevole testimonianza dell’architettura di fine Ottocento ed è uno degli esempi più significativi di serre storiche del territorio lariano. Probabilmente dopo l’acquisizione da parte del Comune, nel 1925, le serre furono destinate alla funzione di vivaio a supporto del parco e del giardino e fra il 1927 ed il 1951 fu aggiunta una nuova struttura posta perpendicolarmente e parzialmente interrata. In seguito questa struttura fu ampliata e all’esterno furono aggiunti alcuni lettorini. Nel 1927, in occasione dell’esposizione Voltiana, la costruzione di una nuova strada in direzione di Cernobbio separò in due parti il compendio di Villa Olmo e da allora le serre rimasero isolate all’interno di una porzione di parco non aperta al pubblico e con accesso separato rispetto alla villa.
In sede di partecipazione al PIA Ecolarius e nel contesto del progetto del “Chilometro della conoscenza” il Comune di Como, con il finanziamento di Camera di Commercio, ha realizzato un ponte pedonale di collegamento fra le due parti del parco di Villa Olmo in un’area posta a confine con la proprietà di ragione dell’Ente Famiglia Canossiane di Como che ha concesso la realizzazione del progetto.
Attualmente le serre, dopo essere state lungamente utilizzate dai giardinieri del Comune di Como, sono impiegate per il ricovero di piante ornamentali a servizio delle diverse necessità del Comune. La parte superiore delle serre più antiche è invece inutilizzata.
La riqualificazione dell’area delle serre
La strada Regina che costituisce una frattura dell’unità originaria del parco, è solo parzialmente compensata a livello funzionale dal nuovo ponte del chilometro della conoscenza. Con la riqualificazione dell’area delle serre e dei lettorini si recupererà una continuità perduta e si restituirà un significato funzionale e paesaggistico a questo settore di parco abbandonato o sottoutilizzato da tanti decenni.
Serre: Le serre risalgono all’intervento di ristrutturazione generale di Villa Olmo e delle sue pertinenze eseguito su progetto dell’architetto Emilio Alemagna a partire dal 1883 dopo l’acquisto della proprietà della Villa da parte dei Visconti di Modrone. L’elegante struttura in ferro e vetro rappresenta uno degli esempi più significativi di serre storiche del territorio lariano. Il progetto paesaggistico prevede la riqualificazione dell’area circostante e il recupero e la valorizzazione della funzione originaria quale parte produttiva del parco. Nei lettori verranno coltivati ortaggi e primizie.
Vasche: Il rettangolo sopraelevato dell’ex-depuratore, realizzato negli anni ’70, è una intrusione che altera l’assetto funzionale ed espressivo dell’area: le due vasche saranno quindi riutilizzate come bacini idrici per l’irrigazione, in rete con il laghetto ubicato ancora più a monte; saranno in parte coperte, al fine di rendere fruibili gli spazi soprastanti per la didattica e la ricreazione. In esse è prevista una raccolta di piante acquatiche a completamento della collezione di vegetazione tipica dei parchi lariani.
PRIMA DELLA RIQUALIFICAZIONE
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